Fra un paio di mesi saranno 7 anni da quando sono tornata a vivere in Italia. Mi manca la vita all’estero?
La risposta è no. Certo, alcune cose mi mancano, in primis quella continua scarica di adrenalina che accompagna la vita all’estero. Vita che non diventa mai di routine. Ma non farei comunque a cambio con la mia vita italiana. Mi sono chiesta il perché di questo, dato che i mie due espatri in Cina e Thailandia, pur se diversi, sono stati entrambi positivi.
Se fosse possibile tornare indietro nel tempo, non cambierei nulla di quelle scelte. Lascerei di nuovo un ottimo lavoro per seguire dall’altra parte del mondo un uomo che allora non era nemmeno mio marito. Sceglierei ancora di diventare madre a Shanghai.
Sceglierei di nuovo di ripartire per la Thailandia anche se avevamo appena acquistato casa in Italia. Di ritrasferire due bambini di 1 e 4 anni.
Non cambierei una virgola, nonostante le cose non siano andate sempre bene e la vita all’estero non ci abbia risparmiato niente. Perché sono state esperienze bellissime.
Eppure, ora sono qui in Italia e so che questo è il mio posto nel mondo. Forse perché ci sono nata e perché non mi è stata mai stretta. Non sono andata all’estero per questo. E per me non è mai stata una scelta definitiva. Ho sempre saputo che sarebbe stata transitoria.
Le mie vite all’estero sono state bellezza, ma sempre più della mia vita amo le radici. E mi rendo conto che questo aumenta con l’aumentare dell’età.
Amo arrivare in auto al mio paese d’origine dove non vivo più da trent’anni. Vedere curva dopo curva le colline che conosco a memoria.
Così come mi stupisco ogni volta che passo dalla strada di campagna che conduce alla casa dove viviamo da qualche anno. Una galleria di querce, spoglie d’inverno, con la promessa di una nuova vita a primavera, verdissime d’estate, nei toni caldi dell’autunno più tardi. Amo vedere l’alternarsi delle stagioni passandoci sotto. Adoro che sia un ciclo che si ripete e sento una sensazione di felicità tutte le volte che ci passo, anche se sono cinque volte in un giorno.
La felicità delle piccole cose, una felicità che perseguo da anni e che sempre di più mi appartiene.
Mi piace vivere in una casa mia, circondata da tutte le cose che hanno un valore per me. La sensazione di essere nel mio nido non ha prezzo.
Amo poter vedere gli amici di una vita quando voglio. Non importa se poi non li vedo così spesso. Sapere di poterlo fare è una cosa immensa.
Mi piace vedere i miei figli crescere in una sorta di comunità di appartenenza. Vederli crescere sicuri con i loro punti fermi, luoghi e persone. Con una rete di affetti intorno.
Sono felice di poterci essere se i miei genitori dovessero avere bisogno. Divento sempre più consapevole che non sono eterni e non vorrei essere lontana in questi anni.
Amo gli odori e i sapori che mi porto dietro dall’infanzia. Il riconoscerli, il ritrovarli, il sentire che fanno parte di me.
Sono innamorata della terra meravigliosa che è l’Italia, un concentrato di bellezza unico al mondo. Adoro potermela godere quando voglio.
Mi sento sicura, oggi ancora di più, dopo la pandemia. Non avrei voluto essere altrove in questi ultimi anni difficili. Nonostante tutto.
Tutto ciò non si può avere in una vita di espatri itineranti. Si può avere forse, anche se non tutto, in una emigrazione definitiva in un altro paese dove ricostruire una vita. Ma se dovessi scegliere un paese, io continuerei a scegliere l’Italia.
No, non mi manca la mia vita all’estero. Mi mancherebbe di più l’Italia se vivessi lontana.
Federica, Italia